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Proroga delle Assemblee Societarie a Distanza fino al 31 dicembre 2024

Con riferimento al prossimo Disegno di Legge Capitali, si dispone una proroga della possibilità di condurre assemblee societarie a distanza fino alla fine del 2024, anche in assenza di specifiche disposizioni statutarie. Tale decisione deriva dall’articolo 106 del Decreto Legge 18 del 2020, il quale ha consentito alle società ed enti di tenere assemblee virtuali durante il periodo pandemico da Covid-19, al fine di mitigare i rischi derivanti dall’assembramento.

È opportuno precisare che, pur non essendo preclusa dal legislatore, questa modalità di convocazione richiede che sia contemplata nello statuto sociale dell’ente coinvolto.

La deroga legislativa legittima l’impiego delle tecnologie per le riunioni aziendali, anche in assenza di previsioni statutarie. Tale flessibilità normativa è stata prorogata annualmente, ultimamente con la Legge numero 18 del 23 febbraio 2024, nota come Decreto Milleproroghe, che ha esteso la possibilità di tenere assemblee remote fino al 30 aprile 2024. Tuttavia, tale estensione appare temporanea, in attesa della pubblicazione del Disegno di Legge Capitali (Atto camera 1515) sulla Gazzetta Ufficiale.

La nuova normativa, contemplata nell’articolo 11 comma 2 del Disegno di Legge Capitali, prolunga il termine per le assemblee da remoto fino al 31 dicembre 2024, mantenendo pertanto in vigore le disposizioni previste dall’articolo 106 del Decreto Legge 18 del 2020.

Le ragioni che hanno indotto a tale proroga non sono ancora del tutto chiare e potrebbero essere attribuite al contesto delle società quotate, che durante la pandemia hanno adottato norme che limitavano la partecipazione diretta dei soci alle assemblee, preferendo un rappresentante designato dalla società. Questo potrebbe aver sollevato preoccupazioni riguardo alla democraticità delle riunioni.

Il Disegno di Legge Capitali, mediante il suo articolo 11 comma 1, offre alle società quotate la possibilità di mantenere questa modalità di conduzione delle assemblee, con possibili implicazioni sulla partecipazione dei soci e sulla democraticità del processo decisionale. Pertanto, la proroga della normativa di emergenza può fungere da ponte tra il periodo pandemico e l’adozione di nuove norme.